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Il vento dell’Afi dovrebbe soffiare al tavolo delle politiche familiari.

Prima cosa che ho fatto: entrare nel sito dell’Afi ed in quello di Castelnuovo del Garda.
Questo convegno è come una ventata di speranza!
Come per tanti, il mio primo desiderio è stato quello di entrare nell’Afi, andare a vivere a Castelnuovo o ... fare il terzo figlio e trasferirmi a Trento!

Bello bello bello!

Tra le cose che mi hanno colpito, la simpatia dei relatori che hanno creato un’atmosfera calda, familiare, appunto. E che dire dei loro carismi e delle loro competenze. Non immaginavo che l’Afi raccogliesse studiosi del calibro di Donati, Prandini, Belletti. Fantastico il presidente Roberto Bolzonaro e tutta la delegazione che lo accompagnava. Siete una bella famiglia e vorrei farne parte.

Quanto alle mie considerazioni sul da farsi, catturo la tua idea sull’"umiltà amministrativa",ma ci sono tante differenze tra Bernardi e i nostri politici. Tutto sommato dopo un convegno così dovremmo avere le idee più chiare, non abbiamo niente da inventare, c’è chi ci trasferisce la propria esperienza e ci dice semplicemente: "fate come noi, cioè così!".

E’ vero che non bisogna buttare dalla finestra quanto fatto finora, ma è anche vero che quel cambiamento culturale che sta alla base del Pipolfam di Castelnuovo è lontano. Mi rendo conto che le politiche familiari devono essere l’orientamento di TUTTI gli assessorati, non solo di uno. Il mondo politico per me è un mondo sconosciuto, non provo nessuna attrazione, anzi! Resta il fatto che il piano integrato di Bernardi è andato forse anche al di là delle sue intenzioni: ha risvegliato le coscienze!

Di certo ha risvegliato la mia. Il vento dell’Afi dovrebbe soffiare al tavolo delle politiche familiari. Pensaci. Mandami le tue considerazioni. Non voglio restare inchiodata ai miei "pallini". Ispirami.

Grazie della meravigliosa esperienza. Spero che non finisca qui. Ringrazia Diego.
ciao

Michela Colombarini, Aosta.

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