afi

Reggio - Gianni Posillipo

Carissimi amici, questo è stato per me un anno davvero indimenticabile. Sono stati davvero tanti gli impegni e le novità che piacevolmente ho dovuto affrontare. Come già ho avuto modo di riferire a chi di voi è  stato nostro ospite qui a Reggio Calabria, da neo presidente, eletto ufficialmente nel mese di aprile di quest’anno, Daniele Udali e il CD nazionale mi hanno conferito l’incarico di organizzare il convegno nazionale e dopo un veloce consulto con il mio Direttivo e con l’aiuto di tante persone nostri associati, forse incoscientemente, abbiamo deciso di accettare questa sfida sapendo comunque di poter fare affidamento sull’aiuto di Daniele e di tutto il CD.

Partita la macchina organizzativa con molti di noi, me compreso, che non aveva idea del lavoro necessario così cominciarono le prime riunioni, inizialmente una volta la settimana e negli ultimi tempi anche 3 volte. Tra l’altro, ancora sprovvisti di una nostra sede, piacevolmente abbiamo invaso e condiviso le nostre case, ci siamo confrontati alcune volte animatamente e questo forse ha rinsaldato ancora di più il legame  tra di noi.

Naturalmente eravamo consapevoli che ad affrontare un convegno nazionale subito dopo quello del 25° svolto a Verona, dove erano presenti relatori di alto profilo scientifico e ospiti altrettanto qualificati, il rischio era  altissimo; per questo Rossella Pandolfino, attuale consigliere del Direttivo nazionale, ci illuminò con la stimolante proposta di organizzare il tutto con il metodo OST (open space tecnology), che ormai conoscete tutti e per l’occasione si è rivelato efficace ed ha riscosso il consenso quasi unanime. Ho già avuto modo di ringraziare tutti quelli che hanno lavorato a questo progetto, tutti hanno contribuito, dividendoci i compiti come si fa in una comunità unita come la nostra, ma vorrei spendere qualche parola in più nel ringraziare e fare i complimenti ai nostri ed a tutti i ragazzi che hanno collaborato all’organizzazione: con gli stimoli giusti hanno risposto brillantemente alla nostra richiesta d’aiuto.

L’altra sfida si giocava sul campo dell’accoglienza e dell’offerta turistica da presentare alle famiglie provenienti da diverse regioni d’Italia. Se dal punto di vista culturale e paesaggistico le alternative erano tante, abbiamo cercato - pur nelle difficoltà logistiche - di far conoscere ai nostri ospiti la Reggio bella e onesta, che vuole emergere, che respinge con forza chi vuole affossarla etichettandola come capofila di ‘ndragheta e malaffare. Per questo abbiamo scelto di rivolgerci per l’accoglienza a strutture e siti che giornalmente combattono questo tipo fenomeno criminale rischiando di persona.

Anche se la parte più bella è stata sicuramente l’aver conosciuto tantissime splendide persone - famiglie che provenivano da città e comunità diversissime dal punto di vista geografico, ma con tantissimi valori comuni - personalmente ho avuto la fortuna modo di conoscere quasi tutti, chi prima al telefono e chi direttamente di persona durante i vari incontri. Vorrei ringraziare tutti uno per uno. Oggi posso dire che mi sento arricchito da tanta  passione per la famiglia e per i valori che incarna. Ho avuto modo di raccogliere tanto in quei giorni e lo porterò per sempre dentro di me. E’ stata veramente un’esperienza indimenticabile, fra l’altro anche divertente.

Infine vorrei augurare al nuovo presidente Diego Bellardone ed a tutto il CD un “in bocca al lupo” per tutto il lavoro del quale dovranno farsi carico. Non ho il minimo dubbio che, con l’entusiasmo e la passione che li contraddistingue, continueranno il lavoro svolto magnificamente dai loro predecessori. 

Vorrei finire con la frase (già pronunciata nei miei saluti al convegno)  di George Bernard Swav: “Forse il più grande servizio sociale che possa essere reso da chiunque al Paese e all'umanità è formarsi una famiglia.”

Gianni Posillipo

presidente Afi Reggio Calabria

 

Condividi sui social