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Da Roma ad Angri passando per l'Ecuador

Da Roma ad Angri passando

per l'Ecuador

 

Un filo sottile unisce realtà apparentemente così lontane.

 

L'estate mi ha portato, corpo e testa, in luoghi molto distanti e diversi, ma al contempo uniti da un filo che ne accomuna tanti aspetti.

Dove la famiglia regge, c'è una società che cresce, che progredisce; dove esistono situazioni di disgregazione familiare l'intera comunità ne risente pesantemente. Politiche familiari, educazione dei figli e formazione delle famiglie. In Italia come in Ecuador si fanno corsi per genitori (e l'Afi promuove e sostiene progetti in entrambi i paesi), si aspettano politiche sociali adeguate, si punta all'educazione dei bambini non solo nelle scuole, ma nell'intero ambito sociale e civile. Un panorama complessivo che ci fa vedere come la famiglia assuma sempre un ruolo fondamentale e basilare per l'intera società.

 

Giugno. Una delegazione dell'Afi si è recata dal Ministro alle politiche della famiglia Rosy Bindi. Buon incontro, tante aspettative, la consapevolezza che comunque sarebbe stata una strada lunga e difficile. Lunga perché quanto abbiamo proposto (interventi a costo zero) rappresenta un approccio inusuale nel mondo politico, dove tutto ha un suo costo e non esiste il concetto di "costo zero". Lunga perché sostanzialmente siamo soli, le nostre proposte non sono condivise da altre associazioni. Lunga perché è una strada che deve essere percorsa in Parlamento, dove la sensibilità in materia è prossima allo zero. (Uno "zero" trasversale facilmente dimostrabile).

Difficile perché deve cambiare la mentalit° assistenzialistica verso quella promozionale: occorre passare dall'intervento a sostegno "delle povere famiglie con figli" (che pur ci deve essere) verso l'equità, dove i diritti acquisiti ingiustamente devono lasciare posto a forme di riconoscimento del carico familiare (parliamo di tariffe) e questo non è accettato facilmente. Difficile perché parlare di politica per la casa e contro la precarizzazione del lavoro per permettere ai giovani di mettere su famiglia, è fuori "moda" (sposarsi, per intendersi).

 

Agosto. Anna ed io, ci siamo recati in Ecuador. Vi abbiamo trovato una situazione non disperata, ma sicuramente bisognosa di aiuto, e tanto. Per questo incoraggiamo le famiglie dell'Afi ad adottare a distanza un bambino dell'Ecuador. In questo modo possiamo realizzare una autentica solidarietà familiare perché l'intervento dei medici della Fondazione Alli Causai, tramite il bambino, agisce su tutta la famiglia.

 

Settembre. Gli amici di Angri Sant'Antonio Abate hanno organizzato il convegno/seminario formativo "Educare insieme". Il convegno, con personalità di notevole spessore, ci ha confermato, se ancora ce n'era bisogno, la necessità di creare sinergia tra le varie agenzie educative. Speriamo di poter pubblicare gli atti al più presto. E' stato un weekend veramente intenso e favoloso in quanto abbiamo potuto rincontrarci tra molte Afi locali, scambiarci aggiornamenti e trascorrere un bellissimo fine settimana nei luoghi più belli d'Italia: Capri e la Costiera Amalfitana. Inutile dire che l'accoglienza ricevuta è stata a dir poco calorosa e la pizza e la mozzarella hanno dato quel tocco in più. Ringrazio tutte le famiglie dell'Afi di Angri, a partire da quella di Michele Tarallo.

 

Nel frattempo c'è stata la finanziaria. Si è tornati indietro, passando dalle deduzioni sul reddito per i figli a carico (metodo sacrosanto perché permette di pagare le tasse in base al reddito disponibile) alle detrazioni, integrate dagli assegni famigliari. Anche se c'è stato un miglioramento, sommando l'effetto IRPEF+assegni, ritengo che siamo ben lungi dal riconoscimento effettivo dei carichi familiari!

 

Poi, archiviata la finanziaria, si partirà con i PACS. I media si stanno dando un bel daffare: Raiuno con Banfi ha già sponsorizzato, e benedetto, le unioni gay. Il Comune di Padova sancisce che ogni coppia può autodichiararsi famiglia! Vi consiglio di leggere l'articolo sulla "prospettiva di genere", presente in questo "8 pagine", potrà aiutarci nel vedere come stanno realmente le cose.

Da parte nostra c'è l'impegno ad affrontare questi temi con determinazione e realismo, si tratta di una battaglia culturale che ci vedrà impegnati in questo fine 2006 e nei prossimi mesi.

 

Concludo inviando i nostri più cari auguri di un 2007 ricco di speranza e di serenità per tutte le nostre famiglie.

 

Roberto Bolzonaro

Presidente Afi Confederazione Italiana

 

Editoriale tratto dalla nostra rivista "8 Pagine di Famiglia"

 

 

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