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Geni si nasce: somari si diventa

di Tamara Morsucci - AfiVerona

Il Forum delle Associazioni Familiari e la scuola.

Da molti anni rappresento l'Afi nella Commissione scuola del Forum. Tracciare il bilancio di questa esperienza è molto difficile. Molte volte, tornando a casa dopo sempre rocambolesche trasferte a Roma, con impegni dei figli sistemati in qualche maniera e l?ansia di una giornata sottratta alla routine della famiglia, mi domando "ne vale la pena?  cosa ho fatto in più oggi?".

A volte la risposta non c'è, magari alla riunione si è vissuto un senso di frustrazione per la difficoltà di incidere sulle decisioni politiche che vengono prese sulle nostre teste, altre volte un bel documento prodotto, lo spiraglio di un intervento che può andare a buon fine fanno risollevare il morale.

Certo il lavoro nel Forum non è facile, bisogna limare ogni frase, ogni presa di posizione e concordarla fra le mille anime delle associazioni rappresentate, ma nonostante tutti i suoi limiti, il Forum resta una voce autorevole per rappresentare le istanze delle famiglie davanti alle Istituzioni. La commissione scuola in questi anni è sempre stata attiva nel seguire, commentare e dove possibile proporre interventi sul sistema scolastico.

Tutte le mattine vediamo uscire i nostri figli: "fa il bravo! Stai attento", poi tornano "come è andata? Cos'hai fatto oggi a scuola?" un laconico "niente" è il massimo che possiamo sperare in risposta. Quel niente va ad acuire la nostra ansia: "ma mio figlio sta bene a scuola?"  Ecco è proprio la convinzione che bisogna continuare ad impegnarsi per costruire una scuola dove si sta bene che mi sostiene nell?impegno nel Forum.

Ora il Governo Renzi ha avviato la consultazione intitolata "la buona scuola" per proporre poi interventi che andranno a modificare radicalmente il nostro sistema scolastico. Nella commissione scuola abbiamo studiato il documento e fatto una serie di proposte che sono culminate l'11 novembre in una audizione in Senato che ci ha permesso di presentare le nostre osservazioni. Qualcuno ne terrà conto? Non lo so, ma se la goccia si fosse stancata di scavare la roccia, non avremmo oggi golfi, e nemmeno paesaggi mozzafiato in montagna!

Invito tutti a leggere il testo completo sul sito del Senato (7ma commissione, documenti acquisiti); qui do solo alcune idee dell'ispirazione che lo regge:

-        Costretti a guardare il dito perché non c'è la luna: nel documento manca l'orizzonte culturale entro cui inscrivere gli interventi. Noi diciamo con forza "la scuola per tutti deve diventare la scuola per ciascuno": senza questa idea volta alla crescita e all'educazione della singolarità che ogni figlio è, qualsiasi riforma sarà un nuovo fallimento!

-        Costretti a violare la Costituzione: l'art 30 ci dice "la famiglia ha l'obbligo e il dovere di educare ed istruire i figli", ma la famiglia è tenuta ben lontana dalla scuola, è vista solo come fonte di problemi e conflittualità. Noi diciamo "più famiglia, più condivisione e chiarezza dei progetti", solo così il pluralismo culturale degli insegnanti, della famiglia, degli studenti, non va a dilaniare la coscienza, ma diventa ricchezza per i nostri figli.

-        Traditi da un pezzo di carta: quanto non si fa per arrivare al diploma convinti di avere in mano la chiave di accesso al mondo del lavoro o dell'università, ma i numeri ci dicono che troppi dei nostri figli falliscono! Dietro al diploma c'è una grossa bugia: ha il potere di aprire le porte, ma non ti dice se hai le competenze per il cammino che ti aspetta! Noi chiediamo che la scuola riveda insieme alle famiglie e alle loro associazioni tutto il percorso di orientamento e arrivi a saper specificare le competenze che ciascuno ha nel diploma ottenuto.

Ci sono molte altre cose interessantissime nel documento e invito davvero ad andarlo a leggere (lo trovate ache qui sotto), a farne oggetto di discussione fra genitori, e anche a partecipare alla consultazione online del governo, davvero costruiamo la scuola per ciascuno dei nostri figli! Basta rattristarci perché quei piccoli geni, inventori e esploratori che gattonavano per casa, costruivano con impegno castelli improbabili, ripetevano e imparavano qualsiasi nostra parola, oggi sono dei somari che "potrebbe fare di più...", "le capacità ci sono, ma è svogliato!", "non si interessa, è distratto...": possibile che sia stato sufficiente mandarli a scuola, questi nostri geni, perché si trasformassero così?

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