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Il fisco non conosce la famiglia!

Ripubblichiamo un intervento di dicembre 2009 del nostro presidente nazionale, quanto mai attuale per contenuti e analisi.

 

Nella manovra finanziaria del Governo non c'è stato spazio per introdurre qualsiasi intervento, fiscale o non, a sostegno della famiglia con figli.

 

Sappiamo pure che non sarà riproposto il bonus famiglia, né altri interventi analoghi. Sono stati stanziati miliardi per gli ammortizzatori sociali, sicuri che comunque non saranno spesi tutti, e nulla per l'ammortizzatore sociale primario che è la famiglia.

 

Il Governo ha detto definitivamente no alle richieste del Forum delle Associazioni familiari per un Fisco più equo per le famiglie. No anche a qualsiasi altra misura. E questo per i prossimi tre anni.

 

Campagna elettorale, assicurazioni del sottosegretario Giovanardi, di Gianni Letta, lettere di Berlusconi stesso, sono risultate vane. E vuote. Lo stesso ministro Tremonti ha di recente affermato "la crisi ha dimostrato che è molto meglio avere l'Inps e la famiglia" riferendosi alla stabilità del lavoro ed al ruolo di ammortizzatore sociale intrinseco nella famiglia. Ma alle parole non seguono i fatti. Ennesimo insulto alla base stessa della nostra società. Mentre il centrosinistra latita su questi argomenti, il governo li ignora di fatto.

 

Allo stesso tempo è quanto mai grave che, in una situazione di crisi, si lancino messaggi fuorvianti da parte dell'ISTAT. Fuori tempo massimo, l'Istituto di Statistica interviene con ricerche che vogliono dimostrare come la famiglia stia meglio, riferendosi a ricerche di 10 mesi fa, a crisi economica appena iniziata. Che messaggi abbiamo? Tutto va bene, dice il Premier, dice Tremonti, dice l'ISTAT. E' proprio vero?

 

L'ISTAT diffonde dati indicando che il reddito medio delle famiglie si è ridotto nell'ultimo anno, che è aumentato il tasso di disoccupazione, che la famiglie con due figli sono a rischio povertà e poi esce con una ricerca che afferma: "è aumentato il livello di soddisfazione delle famiglie!!!. Neanche le famiglie italiane fossero delle masochiste! Ma a che gioco giochiamo? Dov'è la serietà delle istituzioni?

 

Sappiamo che i politici sono mediamente bugiardi di fronte alle promesse elettorali e questo Governo conferma la tesi, sappiamo che c'è la crisi (ma la crisi non c'è, dice Berlusconi), sappiamo che gli studiosi (ISTAT) qualche volta si perdono nei numeri negando l?evidenza dei dati che loro stessi elaborano, ma sappiamo anche che la famiglia italiana è la più bistrattata d'Europa in quanto:

  • L'Italia è fanalino di coda come risorse dedicate alla famiglia nell'Europa dei 15, con un 1,1% del PIL speso per famiglia e maternità contro il 2,1 % della media europea (2,5% della Francia e 3,1% della Germania). Sono dati diffusi dallo stesso ministero dell'Economia.
  • Il peso fiscale è tra i più alti d'Europa per le famiglie con figli a carico, lontano anni luce dalla Francia e dalla Germania. Questo è universalmente riconosciuto.
  • I servizi per la famiglia, come ad esempio gli asili nido, sono molto inferiori alla media europea
  • Gli stipendi Italiani sono i più bassi d'Europa dei 15.

E le famiglie sono soddisfatte?? E' notizia di questi giorni che ben 818 milioni di euro sono stati "avanzati" dalla distribuzione del "bonus famiglia" lo scorso anno. Altri 502 milioni di euro di disponibilità attive sul fondo per la Social card. E ancora 100 milioni di donazioni in arrivo e 250 milioni di multe comminate dall'Antitrust, convogliate per legge sullo stesso fondo. In totale, fanno quasi un miliardo e 700 milioni di euro già a disposizione, senza prevedere ulteriori stanziamenti.

 

Insomma, il ministro Tremonti ha nel cassetto un "tesoretto" che potrebbe essere speso per sostenere le famiglie e i più bisognosi. Ma - almeno fino ad ora - nella Finanziaria non si parla di alcun nuovo intervento. Eppure ci sarebbero le risorse per prevedere un primo passo verso la riforma del carico Irpef sulle famiglie.

 

Ma Tremonti sta pensando ad altro. I proventi dello scudo fiscale sono destinati a imprese, università, scuole, giustizia, sicurezza, 5xmille e, egli afferma, sono inferiori a quanto necessario in questi settori. L'amara conclusione è: è proprio vero che la famiglia per il Governo non esiste proprio più.

 

Roberto Bolzonaro

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