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LE SCALE DI EQUIVALENZA PER LA NUOVA ISEE L'EQUITA' DELLA MISURA DEI CARICHI FAMILIARI

Un documento per chiarire la posizione dell'Afi in merito alla proposta di una nuova scala di equivalenza studiata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Durante l'incontro con il sottosegretario Maria Cecilia Guerra è emerso che lo studio è stato fatto con riferimento alla condizione di povertà assoluta e che quindi i risultati non sono estendibili alle situazioni normali, della stragrande maggioranza delle famiglie italiane. A meno che non ci sia un piano per portare tutte le famiglie sotto la soglia di povertà assoluta, per farle rientrare nelle statistiche!!!

La scala di povertà assoluta ISTAT, normalizzata ad 1 per 1 componente, è datata 2001 ed è decisamente più in linea con il FattoreFamiglia che non con la scala ISEE attuale e con quanto da voi proposto. Infatti, tale scala è quasi sovrapposta alla scala del Fattore Famiglia fino a 5 componenti, per divergere dal sesto in poi.

L'ulteriore studio ISTAT (2009) sulla povertà assoluta non ha ricavato una scala di equivalenza, ma, partendo da un paniere di beni e servizi, ha individuato le situazioni di povertà assoluta nelle diverse aree geografiche e diverse situazioni in Italia. Essendo l'approccio non finalizzato ad individuare una scala di equivalenza, ma i livelli di povertà assoluta, si sono fatte delle considerazioni che escludono del tutto l'utilizzo di questo studio al fine del calcolo di una scala di equivalenza.

Riportiamo di seguito le due situazioni:

1. Con scala di povertà assoluta ISTAT 2001

2. Con studio sulla povertà ISTAT 2009......

 

(per leggere tutto lo studio clicca su ?vedi documento?)

 

Verona, 25 giugno 2012

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