Catechesi per ragazzi: ai nastri di partenza!
Lo spunto per questa breve riflessione (notturna) mi viene dopo aver partecipato qualche sera fa ad un incontro di formazione in vista del nuovo anno catechistico. Alcune cose mi hanno colpito e mi permetto quindi di condividerle con voi.
I profondi cambiamenti culturali in atto hanno modificato anche la modalità con cui si trasmette la fede alle nuove generazioni e se un tempo la ‘dottrina’ era un modo per mandare a memoria alcuni precetti fondamentali non dobbiamo dimenticare che allora la fede comunque si respirava in ogni dove.
Ai nostri giorni piuttosto c’è da chiedersi se la famiglia sia ancora il luogo adatto alla trasmissione della fede, se disponga di un terreno fecondo dove i germi della cristianità possano svilupparsi e crescere.
A ben guardare, le difficoltà infatti non sono poche. Che sia la famiglia a sostenere questo compito o la parrocchia o un’altra agenzia educativa (poche per la verità) la generale assenza di regole e il cambio di modelli culturali validi a cui far riferimento mette in gravi difficoltà anche il maggior esperto del settore. Per non parlare del catechista!
Per questo, può essere fondamentale unire le forze e le competenze e far si che le famiglie si sentano aiutate in questo compito che talvolta può risultare veramente impegnativo. Una modalità pratica è senza dubbio la vicinanza famiglie-parrocchia nel percorso che quest’ ultima offre in vista della somministrazione dei Sacramenti.
Il bisogno anche per la famiglia di riscoprire il proprio credo ed il senso di appartenenza al popolo di Dio potrebbe essere un motivo sufficiente per ricordare ad esempio che la parrocchia non è altro che una famiglia di famiglie e che se siamo disposti a darci una mano l’un l’altro forse scopriremo che insieme le difficoltà fanno meno paura e che rendersi disponibili per qualche servizio non è poi così faticoso né pesante.
Coerenza e congruenza di comportamenti e atteggiamenti sono una buona base da cui ogni famiglia può partire. Anche il favorire spazi e momenti di condivisione tra genitori può non solo fare bene, ma anche esserci di aiuto per rimotivare la ricerca di fede personale e per favorire momenti di preghiera.
Impariamo quindi a costruire relazioni tra famiglie che siano significative e valide affinché i nostri figli trovino negli adulti che li circondano persone coerenti, affidabili, motivate e impegniamoci a sostenere moralmente e concretamente i genitori catechisti che si apprestano tra pochi giorni ad iniziare un nuovo cammino di accompagnamento alla fede dei nostri ragazzi.
Stefania Ridolfi
Catechista
Afi-Verona
4 ottobre 2010, ricorrenza di San Francesco
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