Note a margine sulla politica
Riflessioni di una mamma alla domanda del figlio: “che ne dici se mi metto in politica?”
Molti di noi, cresciuti nell’associazionismo, a un certo punto del loro percorso hanno deciso di provare a portare le proprie esperienze, le proprie convinzioni, nell’impegno politico. Qualcuno all’interno dell’associazione ha vissuto queste scelte come un tradimento, una scelta che necessariamente li farà sfociare nel compromesso e nel tradimento dello spirito dell’associazione. Per fortuna molti altri li hanno supportati, non facendo venire meno la comprensione e l’amicizia condivisa per tanti anni.
La paura che in qualche modo la politica “sporchi” anche la migliore delle persone è difficile da superare e i politici di professione che ci governano spesso non fanno nulla per allontanarla!
I politici di professione hanno ucciso la politica che, tra parentesi, è l’ “arte” di perseguire il bene comune, perché hanno anteposto il successo personale, il piccolo vantaggio immediato, al bene comune. Molti di loro, pur essendo personalmente uomini e donne di valori e di profonda moralità personale hanno dimenticato come tradurre tali valori e tale morale nella pratica politica e si adeguano a “tapparsi il naso e votare” questo o quel provvedimento.
Come cambiare la situazione?
Certamente non continuando a lamentarsi, ma buttandosi in politica!
Ma come si fa a cambiarla senza venirne cambiati?
Ecco qualche piccolo consiglio:
* scriviti da qualche parte perché hai deciso di entrare in politica, ed ogni tanto riguardalo: abbiamo bisogno di politici nuovi che sappiano che cosa vogliono fare e perché;
* prima di prendere qualsiasi decisione, prima di accettare un compromesso, pensa a quale ricaduta questa avrà sui tuoi figli fra vent’anni. Per loro vuoi solo il meglio quindi sarà la scelta più vicino all’ideale di bene comune che potrai fare: abbiamo bisogno di politici che sappiano scrutare l’orizzonte del futuro per ridare speranza alla società;
* resta vicino e impegnato nell’associazione: il tempo tiranno sembrerà mancarti, ma solo dove hai messo radici puoi trovare forza per mantenere saldi i valori in cui credi: abbiamo bisogno di politici riconoscibili non dal colore di una cravatta, ma dai valori che li contraddistinguono e grazie ai quali possono dialogare (e non solo urlare) con tutti per migliorare la società;
*non sentirti l’ultimo arrivato! Il tuo fare politica è partito da lontano, dentro l’associazione, riconosci le competenze che altri hanno acquisito in vari settori, ma metti subito in gioco tutta la freschezza e novità che puoi portare dalla tua esperienza precedente: i tecnici, gli esperti spesso non conoscono la realtà della vita quotidiana; questa conoscenza ti dà l’autorità e l’autorevolezza di intervenire in qualsiasi dibattito e decisione!
*prepara fin dal primo momento il giorno della fine del tuo mandato: fai crescere giovani, educandoli, in modo che siano pronti dopo qualche anno a prendere il tuo posto! Forse a breve ti sembrerà di non riuscire a cambiare molto, ma a molti puoi insegnare a fare politica con spirito nuovo e, stai sicuro, i frutti si vedranno!
.... e finalmente la politica potrà cambiare!
Quindi se ci stai pensando, provaci!
Tamara Morsucci Afi Verona
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