L’avevamo detto e scritto alcuni mesi fa. La questione dei PACS era una di quelle che ci avrebbe accompagnato nel prossimo periodo, con attacchi all’integrità dell’istituto familiare che sarebbero giunti da ogni parte, e che occorreva chiarirsi le idee. Con urgenza!

Per questo avevamo aperto un contenitore sul nostro sito web nazionale dal quale poter attingere qualche contributo chiarificatore.

E’ notizia di questi giorni la mozione approvata dal consiglio comunale di Padova che impegna l’amministrazione a ricordarsi di applicare un regolamento attuativo (del 1989) della legge sull’anagrafe del 1954.

Tanto è bastato affinché i media e le forze politiche interessate montassero un caso di illuminata amministrazione, di conquista civile, con un tam-tam volto a far percepire da tutti la valenza positiva della questione. Il rilascio di certificati di “famiglia anagrafica” non ha nulla a che vedere con l’istituzione dei PACS o di registri di famiglie di fatto. Tuttavia il meccanismo mediatico si è mosso ad orientare a senso unico la percezione della realtà.

Come scrive Gianfranco Marcelli nell’editoriale di “Avvenire” di sabato 9 dicembre 2006 <

(…) L’importante è toccare quella soglia di "massa critica" che, nella psicologia collettiva, agevola il fenomeno dell’identificazione con un’opinione reputata maggioritaria. E per ciò stesso giusta e vincente.>>

Accanto alle battaglie di rivendicazione, c’è dunque un manovra massmediatica costruita ad arte per farci ritrovare tutti dalla (loro) “parte giusta”.

Apriamo gli occhi, cari amici.

Documentiamoci. Prepariamoci a discutere. Anche di un più completo riconoscimento dei diritti individuali delle persone. A partire dal diritto naturale dei bambini ad avere un padre e una madre. E senza fare confusione sulla famiglia fondata sul matrimonio.

Daniele Udali

Presidente Afi-Verona

Leggi sul sito di Avvenire online www.avvenire.it gli articoli completi.

I GIORNALI SULLE COPPIE DI FATTO

LA LOGICA DEL FATTO COMPIUTO. PER LEGITTIMARE

Di Gianfranco Marcelli

http://www.db.avvenire.it/avvenire/edizione_2006_12_09/articolo_707877.html 

IL VESCOVO DI PADOVA
Intervento del presule sulla vicenda dei pacs: «Non si edifica una società armoniosa se tutti i cittadini non cooperano al bene comune, sapendo sacrificare interessi particolari»

«OSCURATA L’IMMAGINE DELLA CITTA’ DEL SANTO»

Mattiazzo: «Famiglia e matrimonio parti essenziali del bene comune»

Da Padova Francesco Dal Mas

http://www.db.avvenire.it/avvenire/edizione_2006_12_09/articolo_707663.html

Bussolengo, 10/12/2006