7 anni in una pagina
Relazione di fine mandato portata in Assemblea.
di Diego Bellardone - past president
Buongiorno a tutte e a tutti, come di consueto il mio discorso sarà breve, anche se parto da lontano. Era il 2014 quando sono stato eletto per la prima volta, qui ad Avola, nel Consiglio Direttivo nazionale e, sempre qui ad Avola, termina il mio secondo mandato da Presidente. Sono stati sette anni intensi, sette perché mi è stato "donato" un anno supplementare a causa della pandemia, anni che mi hanno fatto crescere molto come persona.
Di questo vorrei ringraziare soprattutto voi, per la fiducia accordatami nell'assemblea di Reggio Calabria, per il supporto che mi avete dato durante questi anni, per le critiche e anche per gli attestati di stima che ricevo in questi giorni, segno che qualcosa di buono ho, anzi abbiamo lasciato. Vorrei sottolineare la parola ABBIAMO, in quanto gran parte del merito di ciò che in questi anni siamo riusciti a proporre e a fare è dei componenti dei due Consigli Direttivi che mi hanno accompagnato in questo percorso.
È stato un vero piacere ed un onore per me poter lavorare con loro. Dicevo all'inizio di questo discorso che sono stati anni intensi: guardandomi indietro posso dire che abbiamo lavorato tanto e siamo riusciti ad ottenere dei risultati sia per l'associazione che per le famiglie.
Riguardo all'associazione abbiamo riscritto lo Statuto per adeguarlo alle nuove normative, abbiamo regolarizzato la situazione della stampa associativa, ci siamo impegnati in progetti importanti come quello di Afi Monza Brianza, Famiglia portaValori in rete, e come quello dei circoli Laudato Si. Sul fronte famiglie, siamo stati protagonisti, insieme al Forum delle Associazioni familiari, nell'ottenere l'applicazione dell'Assegno Unico Universale.
A proposito di Forum vorrei ringraziare Stefania Ridolfi che si è spesa nel Consiglio Direttivo del Forum e Roberto Bolzonaro che fa ancora parte degli organi di controllo dello stesso.
Sono stati anche anni difficili; la pandemia ci ha messo molto in difficoltà per quanto riguarda i soci. La mancanza di socialità e di contatto personale ha fatto sì che si siano persi molti iscritti.
Abbiamo dovuto lavorare molto su questo fronte e tanto c'è ancora da fare, ma oggi possiamo dire, seppure sottovoce, che sembra esserci una timida parvenza di ripresa. Dobbiamo ancora lavorare tanto sui giovani; un ottimo segnale, in questo senso, è la creazione di gruppi AFI YOUNG all'interno di alcune, ancora poche, Afi locali. Nata come idea da Afi Reggio Calabria è stata sposata e sponsorizzata da me in toto in quanto credo essere una delle poche strade percorribili per dare continuità all'associazione.
Non mi stancherò mai di dire che senza ascoltare i giovani, che si tratti dei nostri figli o dei nostri nipoti, l'associazione rischia di implodere in sé stessa.
Ovviamente, e come è normale che sia, non sono state solo rose e fiori. Uno degli obiettivi che mi ero prefissato era quello di incontrare, a casa propria, tutte le associazioni locali; non ci sono riuscito e chiedo scusa a quelle Afi che non sono riuscito a raggiungere.
Un altro obiettivo era quello di condividere momenti formativi ed informativi con tutte le Afi locali al di fuori delle assemblee nazionali. Per questo motivo, come direttivo, abbiamo creato occasioni di confronto on-line, che, il più delle volte sono andate pressoché deserte così come alcune serate formative che erano state richieste dalla base e che ci siamo impegnati ad organizzare. Su questo aspetto penso e spero che si possa migliorare.
Prima di terminare vorrei ringraziare tutte le Afi locali che si spendono nell'organizzazione delle Assemblee nazionali. Sono sempre esperienze indimenticabili e mostrano la vitalità e la generosità della nostra Associazione.
Concludo augurando buon lavoro al nuovo Presidente ed al nuovo Consiglio direttivo ai quali darò tutto il mio supporto anche se non dovessi essere confermato nel nuovo consiglio direttivo.
Grazie di cuore a tutti.