AVOLA 2024 - I commenti: Giuseppe (Peppuccio) Genovesi di Afi Avola
Riavvolgendo il nastro
Costruire relazioni, confronti, discussioni, prendere decisioni.
Ripensando al convegno appena concluso, e facendo una verifica di quanto accaduto e di quanto fatto e detto dai protagonisti in meno di quattro giorni, i risultati mi sembrano positivi. Lascio però agli altri una obbiettiva valutazione e soprattutto aspettiamo che il tempo faccia maturare i frutti di quanto si è seminato.
Voglio piuttosto riavvolgere il nastro fino al giorno in cui si è deciso, in assemblea Afi Avola, di rivivere, dopo dieci anni, l'esperienza di un secondo convegno nazionale nella nostra città. Su questo sì che mi sento di esprimere un giudizio certamente favorevole. In questa pagina voglio soffermarmi sulla fase preparatoria al convegno.
Aldilà di una inevitabile titubanza nel prendere la decisione affermativa, ho notato, in quelli che hanno condotto la regia, una certa padronanza nel tracciare il percorso preparatorio e nel definire la materia da elaborare. Ma soprattutto ho avuto la conferma che nel fissare le finalità, che erano quelle di organizzare un soggiorno di qualità e di sostanza per tutti i convenuti lontani e vicini, un obbiettivo intermedio importante raggiunto, sotteso alla frenesia organizzativa, è stato (per i soci che si sono lasciati coinvolgere) proprio quello di fare squadra, di costruire relazioni, confronti, discussioni, di prendere decisioni e rivederle concordemente, sperimentando strumenti nuovi e percorsi inesplorati.
Tutte queste occasioni hanno prodotto aggregazione, comunità, relazioni costruttive; traguardi, dunque, che non si concretizzavano da tempo a causa del Covid-19. Oggi possiamo riprendere queste abitudini per recuperare il tempo perduto e mettere a frutto le conclusioni del convegno; purché siano occasioni di crescita positiva in una comunità che diffonda buone pratiche e facciano fiorire un sano benessere delle persone.