DONNAS 2022 - Famiglie AFI... gli artigiani della famiglia
Un filo rosso, fil rouge per dirlo alla francese (che magari mi guadagno anch'io il bilinguismo tanto caro in Valle!)... un filo rosso a rappresentare i legami che si creano in famiglia e tra le famiglie: tutto il nostro lavoro è partito dall'idea di un filo conduttore che srotolandosi unisse passato, presente e futuro, dando un senso al tema sul quale ci era stato chiesto di lavorare dal direttivo nazionale: Famiglia é...
Mentre ci guardavamo, sedute intorno ad un tavolo, ci è stato subito chiaro cosa non volevamo fosse il pomeriggio di formazione del sabato: una conferenza dove qualche esperto, senz'altro bravissimo e competente, parlava e gli altri discenti passivi in ascolto; non volevamo contenuti da passare, ma domande generative da porre, nuove visioni da creare insieme alle altre famiglie presenti. Volevamo emozionarci ed emozionare. Volevamo colore, volevamo mettere e far mettere le mani in pasta, volevamo stupirci di ciò che poteva venire fuori.
Ma da dove partire?
Ci è venuta l'idea, grazie alla presenza nel gruppo di persone che per professione lavorano con i bambini, invece di dire noi cos'è famiglia di chiederlo a loro. Si è iniziato a chiedere ai bimbi del nido, dell'infanzia e delle elementari. Poi ai ragazzi delle medie e delle superiori e, infine, abbiamo chiesto anche a persone over 70.
Come ci immaginavamo, i bambini e i ragazzi ci hanno sorpreso creando poesie, storie e disegni bellissimi. Sì, bellissimi, anche laddove è emerso il non bello delle famiglie, come il ragazzino delle medie che, davanti alla domanda Darei un like alla mia famiglia per..., ci ha risposto che dare un like alla propria famiglia era uno spreco. Vi chiederete in cosa veda la bellezza? La bellezza sta nella fiducia che questo ragazzino ha rivolto agli adulti lì presenti e all'opportunità che ha dato loro di accogliere il suo stato d'animo; quando ci sono infatti degli adulti pronti ad ascoltare e ad accogliere, anche quello fa famiglia.
Ci ha colpito come le persone over 70, invece, parlassero della famiglia non tanto come legami di sangue quanto di legami del cuore: famiglia è... chi ti cerca, chi ti viene a trovare, chi ti sostiene, chi c'è sempre nel momento del bisogno.
Ognuno, forse, il suo significato di famiglia se lo costruisce nel tempo.
Abbiamo raccolto materiale e abbiamo pensato di allestire una mostra nel salone dell'Oratorio che potesse accogliere le famiglie provenienti dalle altre Afi e creasse un po' di curiosità, in attesa del sabato pomeriggio.
Poi ci siamo chieste: ma quindi cosa facciamo invece della formazione? La proposta-risposta che ci siamo date è stata quella di far costruire il materiale della fascia di mezzo, che potesse permettere al fil rouge di essere completo! Ed ecco che il pomeriggio di formazione è diventato un work shop, ovvero, work=lavoro e shop=bottega, il lavoro di bottega, il laboratorio che richiama il lavoro degli artigiani; proprio perché in sala avremmo avuto gli artigiani della famiglia, perché chi è il maggior esperto di famiglia se non gli artigiani della famiglia, cioè le famiglie stesse?
Ci siamo immaginati un pomeriggio un po' dinamico. I presenti sono stati suddivisi casualmente in quattro gruppi famiglia: Gli Incredibili, I Croods, La Famiglia Addams e La Famiglia Madrigal di Encanto. Ogni gruppo-famiglia ha dovuto costruire con carta, cartoncino, stoffa e poco più degli accessori che la rendesse riconoscibile dagli altri. Poi tutti pronti per un bel sorriso perché è stato il momento del ritratto di famiglia, ovvero, la foto di gruppo.
Si sono poi susseguiti due laboratori creativi.
Nel primo si lanciava un dado. Ogni lato riportava Se la famiglia fosse.... un mezzo di trasporto, un cibo, un gioco, uno strumento, e a partire da questo stimolo i presenti si confrontavano, dando ognuno il proprio contributo. I fogli con le risposte sono stati incollati a creare un puzzle colorato in cui ogni tassello è stato prezioso per creare l'insieme.
Nell'altro, dal titolo, I colori della famiglia o la famiglia a colori si è consegnato un foglio A5 bianco e messo a disposizione delle tempere colorate: i partecipanti hanno potuto colorare con forme o macchie, utilizzando i colori che abbinavano alla parola famiglia e poi hanno scritto su un cartellino il perché della scelta di quei colori o di quel disegno. I dipinti realizzati sono stati montati a creare un cartometraggio; ogni disegno, messo l'uno AFIanco dell'altro, è diventato una narrazione, tanti fotogrammi sulla pellicola nera....un breve film di carta!
E con un filmato abbiamo chiuso il pomeriggio. Un cortometraggio, questa volta, creato in precedenza grazie alle nostre giovani collaboratrici Valentina e Francesca, che ha riassunto in modo scherzoso e poetico tutto il lavoro svolto dalla commissione per preparare il workshop. Il filo rosso, diventato un gomitolo nelle mani dei nonni, le nostre radici, viene lanciato e attraversando tutte le età, a volte ingarbugliandosi un po', alla fine del video viene raccolto da una bimba... il nostro futuro.
Alla fine del pomeriggio abbiamo chiesto di lasciare in una valigia un pensiero rispetto a ciò che ognuno si portava a casa del pomeriggio passato insieme.
Noi ci siamo portate a casa molto di più di quanto speravamo, e questo solo grazie alle famiglie che hanno risposto, facendo ciò che fanno già ogni giorno nella loro vita: hanno affrontato situazioni inaspettate con fiducia, mettendosi in gioco, mettendosi in ascolto, sporcandosi le mani. Famiglie che hanno camminato insieme per un pomeriggio, per scoprire che fianco AFIanco è la più bella forma di artigianato che ci sia!
Laura Canneti, Afi Donnas