DONNAS 2022 - Formazione: La famiglia fra desideri e realtà
Conversazione con Marco Scarmagnani, Giornalista, Mediatore e Consulente Familiare - 30 marzo 2022 (*)
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La famiglia può soddisfare il senso di pienezza che ogni persona rincorre?
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La famiglia, in ogni sua forma, è un luogo di felicità?
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La famiglia oggi è un luogo stabile?
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Vale ancora la pena di proporre il matrimonio come modalità di unione fra due persone?
A queste e ad altre domande Marco Scarmagnani ha cercato di dare una risposta durante la seconda serata organizzata da Afi nazionale per tutte le aderenti che hanno voluto gratuitamente partecipare con i propri soci. Due ore di riflessione e scambio con un esperto della famiglia e della terapia di coppia.
Ogni persona rincorre, coscientemente o meno un desiderio di pienezza che l'altro non può colmare, siamo esseri complessi e relazionali che nella famiglia ripongono molte aspettative. Il desiderio nella coppia antecede ogni logica morale e trascendente, i due si attraggono e sentono il bisogno di stare uno accanto all'altra.
I Fratelli Grimm iniziano il loro libro di fiabe, con un esortazione che nella famiglia potremmo usare per relativizzare il nostro vissuto: "nei tempi antichi, quando desiderare serviva ancora a qualcosa...". Il desiderio di essere la regina per l'altro, le fatiche della conquista, le prove da superare, le perdite, il lieto fine. Ogni storia, sappiamo, appare diversa e ognuno la racconta nella vita a suo modo. La qualità di ogni storia familiare è il risultato dell'investimento dei propri componenti. Il desiderio lascia lo spazio all'azione giornaliera che va sempre orientata e costruita. Ogni riflessione segue il desiderio e lo ravviva colorando la vita.
Le persone all'interno delle famiglie risultano (da studi recenti) più felici delle persone sole e la famiglia stabile e monogama sembra rispondere al meglio a questa ricerca di felicità.
La famiglia in questo periodo storico sembra instabile, ma non lo è in quanto tale; è la realtà, la società che è instabile e la famiglia si adegua ad essa.
Il desiderio stabile rimane comunque quello di pienezza, le persone vogliono essere desiderate, e quando percepiscono uno scarto troppo grande fra questo desiderio e la realtà, vivono un senso di incompletezza. Questo non riguarda solo la coppia, ma tutti i componenti della famiglia. I figli rincorrono lo stesso desiderio di pienezza! I genitori sono prima di tutto per loro esempio, non di perfezione (che non esiste), ma di valori, responsabilità attiva, fedeltà.
Le varie forme di famiglia (conviventi, sposate religiosamente, unite civilmente) vivono le stesse difficoltà, sembra quindi che il vincolo con cui si uniscono non determini la crisi o meno della stessa. Papa Francesco nella sua Enciclica esorta a proporre il matrimonio come valore da perpetuare, indicando in questa forma una via della felicità.
Al termine dell'incontro sono state poste alcune domande e sono pervenute alcune testimonianze di persone che hanno voluto condividere la loro gioia di pienezza dopo anni di matrimonio.
Io amo pensare che in questa nostra esistenza possiamo aiutarci nel colmare quel senso di pienezza che ogni uomo ricerca, che tale aiuto va cercato all'interno di nuclei ristrettì, che possono intrecciarsi fra loro moltiplicando in questo modo le possibilità di realizzazione.
Essere associazione è anche (o forse prima di tutto) questo.
(*) A cura di Cristina Bordignon (non rivista dal relatore)
