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Un'emozione grande quanto una Vallée

Circondati dalle "Trois dames de Challand", il Mont Néry, il Mont Torchi e la Becca di Vlou, attraversati dal torrente Evançon, dominati dalla catena del Monte Rosa, Allésaz, Arbaz, Châtillonet, Corliod, Maé, Moussanet, Orbeillaz, Péjan, Plésod, Quinçod capoluogo, Ruvère, Tilly e Tollégnaz, unite a una miriade di altre piccole località, danno vita al Comune di Challand Saint-Anselme, a 1040 m sul livello del mare.

“Tout est et n’est rien”, nella Valle d’Ayas tutto evoca il nome degli Challand i signori di quei luoghi splendidi, tutto rimanda alla caducità della vita e induce a riflettere sul senso che vogliamo attribuirle.

Un’esperienza forte di condivisione, di scambio umano e culturale quale quella vissuta con gli amici dell’Afi a Challand Saint Anselme (AO), presso la struttura dei Fratelli della Sacra Famiglia, religiosi laici, indica chiaramente l’unica risposta possibile.

Il ricordo dei giorni passati in Valle d’Aosta stanno illuminando le sere passate a ciacolare con mia figlia Giovanna, di 9 anni, mia compagna d’avventura nell’interminabile viaggio in treno che dall’azzurro abbagliante della nostra Reggio Calabria ci ha portare sulle verdissime e terse cime valdostane.

Purtroppo a causa delle condizioni atmosferiche piuttosto piovosette, e della scarsa attitudine di mia figlia alle passeggiate, di fatto non mi è stato possibile partecipare alle escursioni proposte, per altro tutte fattibilisime in quanto i percorsi, in considerazione di tutte le fasce d’età e di ogni condizione atletica, erano stati pensati dall’ottimo Maurizio, Maestro Assoluto delle Gite, divisi in due momenti: dalla parte più agevole si proseguiva per tratti adatti a camminatori maggiormente esperti.

Ma la sera era bello ritrovarsi tutti a cena ascoltare le impressioni dei viandanti, contribuire a pianificare la giornata successiva, di solito lasciata “libera” dalle gite in montagna, ed aiutarsi a vicenda nella gestione del servizio mensa.

Poco altro si potrebbe aggiungere dacché le parole non potranno mai trasmettere il senso di calore, l’atmosfera di famiglia e di aiuto reciproco che ha permeato il soggiorno proposto dall’Afi, di certo si è trattato di una vacanza all’insegna della gioia e della condivisione...

….Emozioni tutte esplose durante l’ultima sera nel corso della quale i ragazzi di ogni età hanno organizzato per noi genitori uno spettacolo splendido che ha coinvolto tutti dai più grandi, che hanno ricoperto il ruolo di consumati coreografi, costumisti e truccatori, ai più piccoli, stars indiscusse dello show! E la buonanotte ci ha visti tutti insieme intorno al fuoco di bivacco intenti a raccontarci le nostre esperienze, a consumare l’ultima delicatessen della Cucina (drammatico risveglio il giorno dopo a casa senza i manicaretti gustati a Challand Saint Anselme!!!!), ed ammirare il prodigioso salto con l’asta attraverso il fuoco di Luciano.

Cosa dire altro?! Nulla, tutto sarebbe superfluo, solo mi auguro di poter ritrovare l’anno venturo i miei nuovi amici ed invito quanti non abbiamo ancora mai assaporato una simile esperienza a farlo al più presto, magari partecipando alle prossime vacanze Afi in Val d’Aosta.

               Filomena Tosi Afi-Reggio Calabria

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