afi

Abbiamo una storia da raccontare....

L'Afi, la mia Famiglia, la mia vita.

Era un sabato pomeriggio dei primi giorni di novembre del 1994, mi trovavo a camminare in centro a Verona, e mi imbattei in un bel manifesto che presentava un convegno che mi intrigò. Il titolo citava un concetto che sentii annunciare per la prima volta: La Famiglia è depositaria di Diritto di Cittadinanza.

La curiosità e la novità mi spinsero a partecipare e così conobbi quella che si chiamava "Associazione delle Famiglie per i Diritti della Famiglia" e fu un'autentica scoperta. Insieme all'entusiasmo del Presidente Franco Nestori, ebbi la fortuna di poter ascoltare chi, come scoprii in seguito, rappresentava il punto più alto di una sociologia estremamente innovativa che stava maturando a livello internazionale: il prof. Pier Paolo Donati.

Da qualche anno, dopo la nascita di Enrico, insieme alla mia sposa Carla, partecipavo al Movimento Gruppi Famiglia, associazione impegnata nel difficile mondo dell'affido e dell'adozione di bambini. In quella sede conoscemmo le criticità che già allora molte famiglie stavano vivendo ed in particolare la terribile necessità dell'allontanamento di bambini dai loro genitori naturali che vivevano momenti di gravi difficoltà.

Nel 1993, Carla ed io, diventammo genitori affidatari di due ragazze ed era per me più che evidente che non avremmo potuto fare molto di più di quanto stavamo facendo nei confronti di tanti, troppi bambini che avevano allora, e forse ancora di più oggi, bisogno di "Famiglia".

Ed ecco il collegamento con quel sabato di novembre 1994. Da quel giorno mi sembrò chiaro che: se la Famiglia fosse consapevole del proprio ruolo sociale ed attiva in quello civico e politico, e se alla Famiglia fossero riconosciuti i propri sacrosanti diritti, certamente molte sarebbero le famiglie che non andrebbero in difficoltà e di conseguenza molti sarebbero i bambini che eviterebbero di dover subire abbandoni, allontanamenti e tutti quei problemi che anticipano questi terribili eventi.

Quel sabato stesso mi fermai al tavolo dove Roberto Bertagna raccolse con un grande sorriso la mia iscrizione all'Afi. Non mi resi conto allora a cosa andavo incontro, ma capii quasi subito che si trattò di un momento di svolta di grande importanza per la mia vita.
Fu quasi naturale collegare le attività che svolgevo allora nel mondo scolastico (gestione di scuola d'infanzia e poi presidenza del consiglio di circolo delle scuole primarie e secondarie inferiori) con la promozione della nascita nel mio comune di una associazione aderente all'Afi…
(l’intero articolo apparirà sulla prossima Rivista associativa dell’Afi)


Condividi sui social