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AFFIDO, perché sì?

Una iniziativa di Afi Verona per aiutarci a capire.

 

È con questa domanda che Afi Verona ha riunito la sera del 22 luglio 2019, nella bellissima cornice della Pieve di San Salvar a Bussolengo (VR), operatori sociali, associazioni di famiglie affidatarie e persone interessate o incuriosite dal tema.

Non possiamo negare che il clamore generato dai fatti di cronaca accaduti nel comune di Bibbiano (RE) abbiano condizionato molto il clima della serata, ma fin da subito i relatori hanno chiarito che in  situazioni come queste è bene lasciar lavorare la magistratura evitando di dare inopportuni giudizi.

A introdurci al tema dell'affido è stata la dottoressa Antonella Pietropoli, assistente sociale e giudice onorario presso il Tribunale dei Minori di Venezia che ha spiegato l'importanza e lo scopo principale dell'istituto dell'affido che, come prevede la nostra legislazione, è quello di aiutare le famiglie che si trovano in momentanea difficoltà - sia essa economica, di coppia, o dovuta al sopraggiungere di una malattia - a garantire una relazione genitoriale serena e continuativa. Altre volte può esserci una carenza oggettiva di uno dei genitori o di entrambi, molto spesso invece emerge una solitudine relazionale profonda. Sono le famiglie stesse, più spesso la scuola o altre realtà del territorio che contattano i servizi sociali affinché intervengano con lo scopo di attuare misure di sostegno e di aiuto dove c'è carenza o mancanza di risposte affettive o educative adeguate.

In questo senso quindi le famiglie affidatarie disponibili si pongono sia come risposta immediata alle necessità del minore, garantendo un'assistenza e un accompagnamento educativo in questa fase difficile, sia come opportunità per la stessa famiglia di poter essere aiutata e sostenuta grazie a interventi esterni. 

Dalle testimonianze della serata si è percepito che in molti casi il legame nato da un bisogno, riesce ad evolversi e si trasforma in un rapporto affettivo vero e proprio che continua nel tempo, anche quando termina il periodo di affido. Altre volte, purtroppo, può concludersi con un fallimento.

Ma chi può sostenere le due famiglie, quella naturale e quella affidataria, in questo andirivieni dei bambini, dei sentimenti, del rapporto in particolare con la famiglia di origine? Per rispondere a questa domanda è intervenuta l'avvocato Barbara Beozzo, del Movimento per l'affido e l'adozione di Verona che ci spiega che sono molti i soggetti coinvolti: il minore, la famiglia di origine, la famiglia affidataria, i servizi sociali territoriali, l'autorità  giudiziaria, .... e poi ci sono dei servizi "indipendenti", associazioni come il Movimento rappresentato dalla relatrice, che si pone a tutela della famiglia di origine e di quella affidataria. Un ingranaggio delicato, fatto di persone, relazioni, problemi, aspettative, obiettivi, che talvolta si può "inceppare"; per questo è necessario l'apporto di più figure professionali dove ognuna deve fare la sua parte specifica non trascurando il controllo sulle altre.

A concludere la serata è intervenuta Cristina Riccardi, di AI.BI Amici dei Bambini, un'associazione presente sull'intero territorio italiano, da sempre impegnata sui temi dell'adozione nazionale e internazionale e dell'affido. Cristina Riccardi ha dedicato e dedica gran parte del suo tempo non solo all'interno dell'associazione, ma anche e soprattutto all'interno della sua famiglia, essendo essa stessa famiglia affidataria. Con lei è stato affrontato anche il difficile tema della gestione delle strutture di accoglienza, altro argomento messo in luce dalla vicenda di Bibbiano, cioè la necessità che siano rispettati standard di rapporto tra minori ed educatori, che gli stessi siano preparati e mai lasciati soli nelle loro responsabilità.

Hanno completato e arricchito la serata alcuni interventi del pubblico presente; grazie alla testimonianza di esperienze dirette di affido, cariche di emozioni e difficoltà, abbiamo potuto condividere il bene e i cambiamenti positivi e generativi che queste esperienze riescono a produrre.

Possiamo dire che abbiamo iniziato la serata con un punto di domanda, ma l'abbiamo conclusa con un grande punto esclamativo: "Affido: Sì! "

 

Cristina Chesini - Afi Verona

PS: nella sezione Adozioni Affido di DOCUMENTI del nostro sito abbiamo raccolto le esperienze delle nostre famiglie!!

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