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CNF2021 - Contributo Afi

Contributo Afi alla Consultazione promossa dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia per raccogliere contributi sul nuovo Piano Nazionale della Famiglia.

A - Corretta applicazione dell'assegno unico.

Con l'entrata in vigore della legge n. 46/2021 "Delega al Governo per riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e universale", si rende necessario sostituire gli attuali sistemi di sostegno alla famiglia ed i provvedimenti fiscali, detrazioni dall'IRPEF, con un'unica misura: l'Assegno unico ed universale.

Il Governo è delegato all'attuazione di principi riportati nella legge e si scontra con i primi problemi:

1.       la complessità applicativa per riunire in un'unica misura tutti i bonus ed assegni attualmente presenti e distribuiti in modo complesso e variegato

2.       la necessità di stabilire le regole di equità e correttezza nella misura da adottare

3.       la copertura finanziaria non ancora adeguata in termini di impegno di spesa

A partire dal 1.7.2021 il provvedimento applicato vede la sola estensione degli assegni al nucleo familiare a tutte le famiglie con figli, non solo ai lavoratori dipendenti come è stato fino al 30 giugno scorso.

L' adozione completa è rinviata a gennaio 2022.

La complessità applicativa è notevole, soprattutto per non ridurre i sostegni attualmente erogati a fasce di famiglie che si troverebbero per questo motivo in grossa difficoltà. Pensiamo soprattutto alla fascia con figli nel primo anno di vita. E non è sufficiente affermare che basta applicare un generico "principio di salvaguardia" per risolvere tali situazioni. La complessità è notevole e tale principio non è affatto di semplice attuazione.

Le regole di equità e correttezza nella misura da adottare devono rispondere prima di tutto ai principi costituzionali.

La nostra costituzione recita

All'art. 53: "Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività."

Le spese per il mantenimento e la crescita del figlio non possono costituire quindi base imponibile per il sistema fiscale. Oggi non è così e le detrazioni fiscali per figli a carico non rispondono alla realtà del costo di un figlio a carico. Sostituire le attuali detrazioni con un importo equivalente non è quindi sufficiente.

All'art. 30: "E' dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti."

All'art. 31: "La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo."

L'assegno universale deve rispondere ai principi costituzionali. Non è un "gentile omaggio" alle famiglie con figli, ma sono precisi impegni costituzionali.

Le risorse finanziarie impegnate su questo fronte sono insufficienti e non consentono di arrivare a coprire le necessità di equità fiscale (art. 53) e di sostegno alla famiglia con figli (art 31).

E' quindi necessario un confronto diretto con le famiglie e le loro associazioni per stabilire in modo corretto e nel rispetto della nostra Costituzione le modalità applicative della legge 46 sull'assegno unico.

 

B - Servizi per le famiglie e loro costo sostenibile.

Per la conciliazione dei tempi del lavoro e della famiglia, è necessario che a tutti i livelli siano resi operativi dei servizi accessibili e dai costi sostenibili per le famiglie.

Sia a livello territoriale, comuni, che aziendale, tali servizi risultano oggi insufficienti e spesso dai costi eccessivi, non sostenibili. Nidi, trasporti, mense, centri estivi, sono servizi essenziali che spesso sono incompleti o assenti e che comportano spese eccessive per le famiglie. L'ISEE utilizzato per stabilire costi e tariffe si è ampiamente dimostrato non corretto. Istituire il principio del "Fattore Famiglia" nel calcolo delle tariffe si rende oggi quanto mai urgente e non più rinviabile.

Quindi:

  • Potenziare l'offerta di servizi per le famiglie.
  • Utilizzare strumenti come il "Fattore Famiglia" per rendere sostenibili alle famiglie i costi di questi servizi.

 

C - Politiche familiari

Per favorire la nascita di nuove famiglie e la natalità, non è sufficiente intervenire economicamente (assegno unico) e con una rete di servizi efficiente e a basso costo. E' anche necessario applicare una serie di politiche familiari sia a livello nazionale che locale, comunale.

Esempi di queste politiche sono:

  • Politica per la casa, per dare possibilità alle giovani coppie di "metter su famiglia".
  • Urbanistica ed arredo urbano a misura di famiglia. Per rendere più vivibile la città e favorire le relazioni tra famiglie.
  • Orari e servizi della città. Per facilitare il vivere "normale" delle famiglie.
  • Aiuti finanziari a tassi agevolati per la formazione di nuove famiglie, l'acquisto casa, far fronte alle necessità che si possono incontrare.
  • L'avvio di iniziative quali la "Carta Famiglia" per ridurre le spese.
  • Esempi applicati da diversi comuni in Italia ce ne sono molti.
  • Appositi strumenti di valutazione delle politiche familiari sono disponibili. Alcuni anche di facile applicazione e lettura.

 

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