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FAMIGLIA UMANA, COMUNITA' DI PACE

Il Santo Padre, ha diffuso un messaggio per la celebrazione della giornata mondiale della pace del 1 gennaio 2008.

Riportiamo qui alcuni passaggi fondamentali che pongono di fronte alla nostra coscienza la responsabilità che, a tutti livelli, portiamo.

"Famiglia credi in ciò che sei e diventa protagonista della politica familiare" diceva Giovanni Paolo II.

"Non si osteggi la famiglia. La società civile e la politica aiutino la famiglia nella casa, nel lavoro, nell'educazione!" prosegue Benedetto XVI.

"Altrimenti, famiglia, sarai la prima vittima" concludeva Giovanni Paolo II.

"Quando la società e la politica non si impegnano ad aiutare la famiglia in questi campi, si privano di un'essenziale risorsa a servizio della pace. Chi osteggia l'istituto familiare rende fragile la pace nell'intera comunità, nazionale e internazionale, perché indebolisce quella che, di fatto, è la principale "agenzia" di pace." afferma Benedetto XVI.

 

Messaggi quanto mai attuali e "laici" che si legano e completano tra loro.

Facciamoli nostri ed inseriamoli nell'agenda del nuovo anno.

 

Buon 2008

 

Roberto Bolzonaro

Afi - Associazione delle famiglie

Confederazione Italiana

 

DAL MESSAGGIO DI SUA SANTITA'
BENEDETTO XVI
PER LA CELEBRAZIONE DELLA
GIORNATA MONDIALE DELLA PACE

1 GENNAIO 2008

 


"La famiglia, poiché ha il dovere di educare i suoi membri, è titolare di specifici diritti. La stessa Dichiarazione universale dei diritti umani, che costituisce un'acquisizione di civiltà giuridica di valore veramente universale, afferma che è la famiglia "il nucleo naturale e fondamentale della societ" e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.

Pertanto, chi anche inconsapevolmente osteggia l'istituto familiare rende fragile la pace nell'intera comunità, nazionale e internazionale, perché indebolisce quella che, di fatto, è la principale agenzia di pace. è questo un punto meritevole di speciale riflessione: tutto ciò che contribuisce a indebolire la famiglia fondata sul matrimonio di un uomo e una donna, ciò che direttamente o indirettamente ne frena la disponibilità all'accoglienza responsabile di una nuova vita, ciò che ne ostacola il diritto ad essere la prima responsabile dell'educazione dei figli, costituisce un oggettivo impedimento sulla via della pace. La famiglia ha bisogno della casa, del lavoro o del giusto riconoscimento dell'attività domestica dei genitori, della scuola per i figli, dell'assistenza sanitaria di base per tutti. Quando la società e la politica non si impegnano ad aiutare la famiglia in questi campi, si privano di un'essenziale risorsa a servizio della pace. In particolare, i mezzi della comunicazione sociale, per le potenzialità educative di cui dispongono, hanno una speciale responsabilità nel promuovere il rispetto per la famiglia, nell'illustrarne le attese e i diritti, nel metterne in evidenza la bellezza."

 

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