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Ho cura di te

La famiglia scuola di relazioni.


Sintesi del Convegno a cura di Luigia Caria e Daniele Udali

Il tema della cura attraversa ogni aspetto della nostra vita: cura di sé, della famiglia, della comunità, delle associazioni. È un tema che ci pone davanti a interrogativi cruciali: quali sono le modalità migliori per prendersi cura oggi? Come vivono la cura le famiglie contemporanee? Quali risposte possiamo offrire ai nostri figli adolescenti e ai nostri anziani? E quale tipo di cura ci riserviamo come coppie?

Ricordiamoci che la cura non è un bene che si acquista, è un dono gratuito che si custodisce e si condivide.

 

Ri-Costruire la famiglia: a chi tocca, con quali ingredienti.

Il dott. Francesco Belletti - Sociologo, Direttore del CISF e già Presidente del Forum delle Associazioni familiari - ci ha detto che la famiglia è perennemente in divenire, ma avere cura è un atteggiamento ininterrotto dell'esistenza; significa esserci sempre, anche quando hai altri impegni.

La famiglia è il luogo primario della cura, ma oggi è soggetta a trasformazioni profonde. Da un lato, assistiamo a mutamenti "hardware", legati a fattori strutturali come il progressivo invecchiamento della popolazione, l'aumento delle famiglie mononucleari e le disuguaglianze socio-economiche. Dall'altro lato, ci sono mutamenti "software", che riguardano i legami intergenerazionali, sempre più fragili, e una crescente privatizzazione della vita famigliare.

Questi cambiamenti sono inseriti in una società in cui i legami tradizionali si dissolvono e la famiglia rischia di evaporare. Di fronte a questi mutamenti, ha sottolineato il dott. Belletti, occorre rispondere con una rinnovata capacità di "fare famiglia", trasmettendo valori solidi e investendo nella bellezza delle relazioni.

Sinteticamente, sono sei gli ingredienti per fare (Ri-generare) ed essere famiglia: un orizzonte di valori di riferimento condiviso; essere fiduciosi nei confronti delle relazioni e dei legami; assumersi l'impegno della cura nella reciprocità; avere una casa da vivere in autonomia; risorse economiche sufficienti; avere un legame stabile che dia riconoscimento sociale.

Il grande nemico della famiglia è la solitudine. Per sconfiggerla bisogna partire da persone socialmente responsabili, educate nelle relazioni primarie, che sono quelle famigliari; la famiglia deve assumere uno stile di vita che va oltre i confini famigliari (interessandosi della scuola, della parrocchia, del quartiere, del vicinato), In questa prospettiva è importante mettersi insieme agli altri nelle associazioni; costruire reti e reti di reti (forum); sviluppare un movimento di cittadinanza attiva, che deve essere affiancato da un movimento di politiche attive.


Di che cura hanno bisogno gli adolescenti di oggi?

La dott.ssa Serena Ricci - Psicologa Socia della Cooperativa Minotauro - Coordinatrice del Master "adolescenti in crisi" - ha evidenziato che gli adolescenti di oggi sono i più curati e protetti della storia, ma paradossalmente anche i più fragili. Siamo passati da una famiglia tradizionale, etica e normativa, dove la cifra principale era l'obbedienza a valori importanti da perseguire insieme per un futuro roseo, ad una famiglia affettiva, relazionale, in cui è stato ridefinito il modo di stare e di educare, dove - ad esempio - il padre accudisce come la madre.

Viviamo in una società in cui si cerca di evitare qualsiasi dolore ai figli, impedendo loro di affrontare le difficoltà della vita. Questa iperprotezione li rende impreparati a gestire i cambiamenti, aumentando il rischio di disagio psicologico e comportamenti autodistruttivi.

Gli adolescenti non hanno bisogno di essere salvati dalla sofferenza, ma educati a convivere con essa. Occorre aiutarli a dare un senso al dolore e all'errore, a elaborarli e a trasformarli in una risorsa. Solo così potranno sviluppare resilienza e capacità di affrontare le sfide della vita.

Siamo fatti di relazioni.

Le relazioni sono il cuore dell'esperienza umana, ha sottolineato il dott. Adriano Bordignon - Presidente del Forum delle Associazioni Familiari. La famiglia è il primo luogo in cui sperimentiamo il dono, il perdono e la condivisione. Le relazioni familiari ci costituiscono, offrendoci radici solide da cui partire e ali per aprirci al mondo.

Per costruire relazioni autentiche e durature, è fondamentale dedicare tempo alle relazioni, abitare consapevolmente il proprio contesto socio-culturale, intrecciare il lavoro con la famiglia e promuovere il dialogo tra le generazioni. La famiglia, infatti, non è solo il luogo dell'intimità, ma anche uno spazio sociale e politico in cui si generano speranza e solidarietà.

"Ogni relazione porta con se dei rischi, ma vi auguro di essere delle barche, che salpino il mare per vivere buone relazioni!"

Conosco delle barche (Jacques Brel)

Conosco delle barche
che restano nel porto per paura
che le correnti le trascinino via con troppa violenza.

Conosco delle barche che arrugginiscono in porto
per non aver mai rischiato una vela fuori.

Conosco delle barche che si dimenticano di partire
hanno paura del mare a furia di invecchiare
e le onde non le hanno mai portate altrove,
il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare.

Conosco delle barche talmente incatenate
che hanno disimparato come liberarsi.

Conosco delle barche che restano ad ondeggiare
per essere veramente sicure di non capovolgersi.

Conosco delle barche che vanno in gruppo
ad affrontare il vento forte al di là della paura.

Conosco delle barche che si graffiano un po'
sulle rotte dell'oceano ove le porta il loro gioco.

Conosco delle barche
che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora,
ogni giorno della loro vita
e che non hanno paura a volte di lanciarsi
fianco a fianco in avanti a rischio di affondare.

Conosco delle barche
che tornano in porto lacerate dappertutto,
ma più coraggiose e più forti.

Conosco delle barche straboccanti di sole
perché hanno condiviso anni meravigliosi.

Conosco delle barche
che tornano sempre quando hanno navigato.

Fino al loro ultimo giorno,
e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti
perché hanno un cuore a misura di oceano.

 


Un futuro di speranza.

Gli interventi di Francesco Belletti, Serena Ricci e Adriano Bordignon convergono su un punto fondamentale: il futuro della famiglia e della società passa attraverso la riscoperta della cura come valore fondante. Custodire, amare e costruire relazioni significative sono i primi passi per rigenerare la famiglia e, con essa, il tessuto sociale.
Le famiglie non possono affrontare questa sfida da sole: è necessaria una comunità solidale che sostenga e valorizzi il ruolo insostituibile della famiglia nella formazione delle persone e nel mantenimento del bene comune.

 

08/05/2025 Responsive image

MONSELICE 2025: CONVEGNO E ASSEMBLEA NAZIONALE

1 - 4 maggio 2025 - Le Afi locali si incontrano e celebrano il Convegno "Ho cura di te! - La famiglia scuola di relazioni". Di seguito una carrellata di emozioni, riflessioni, interventi dei partecipanti. Ma anche documenti del Convegno e dell'Assemblea.  

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