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L'AFI ha portato le proprie proposte al ministro della famiglia Rosy Bindi

COMUNICATO STAMPA

 

Roma, 21 Giugno 2006

 

 

 

Nell'incontro di oggi con il Ministro per la Famiglia Rosy Bindi, l'Afi - Associazione delle Famiglie - Confederazione Italiana ha presentato un documento dal titolo:

 

 

 

"Zero costi" per lo Stato, 1000 €  per la Famiglia.

Proposte per una politica centrata sulla famiglia di effetto "immediato" e a zero costi per lo Stato.

 

 

Il documento presenta una serie di proposte di applicazione pressoché immediata che consente di eliminare fasce di iniquità nelle tariffe ENEL, dell'acqua, nell'applicazione dell'ICI, nelle tasse (o tariffe) di asporto rifiuti e prevede la revisione dell'ISEE,

Le tariffe applicate con gli attuali meccanismi generano situazioni di profonda iniquità e tali da far pagare alla famiglia media di 4 componenti dai 1000 ai 1200 € in più all'anno.

Si descrivono di seguito le proposte.

 

Bollette ENEL ed acqua

Agendo sui meccanismi delle bollette, peraltro già approvati dall'Autorità dell'energia e del gas, si può far pagare a tutti i componenti di una famiglia lo stesso prezzo per KWh, cosa che ora non succede con una forte penalizzazione dei consumi di una famiglia da tre componenti in su. In Europa abbiamo condizioni più eque già da anni.

 

Lotta allo spreco.

Con l'introduzione della fascia di consumo standard, proporzionale al numero di persone connesse alla stessa utenza, una volta superato il limite di uso normale, si può passare ad un costo al KWh molto più alto. Questo allo scopo di scoraggiare gli spreconi e di contribuire alle riduzioni per i meno abbienti.

Analoghe considerazioni sono fatte per la fornitura dell'acqua potabile.

 

Revisione dell'ISEE

E' oramai universalmente riconosciuto che la scala di equivalenza attualmente utilizzata per calcolare la situazione economica equivalente è ampiamente sottostimata.

In  Francia, ad esempio, nel calcolo del quoziente familiare "pesano" 0,5 i figli tra il 2° ed il 3° e 1 gli altri (contro il nostro attuale 0,35).

Esiste anche un aspetto, non trascurabile, che presenta effetti inquietanti ed iniqui. Il metodo di calcolo del reddito equivalente innesca meccanismi perversi che, pur non penalizzando in modo specifico le famiglie con figli, genera situazioni paradossali ed ingiuste.

Un ISEE non applicato correttamente fa sì che si vedano spesso avvantaggiati nell'accesso ai servizi (graduatorie, sconti, agevolazioni) i figli di professionisti, lavoratori autonomi, famiglie non sposate con un solo reddito dichiarato, a scapito di normali famiglie con reddito da lavoro dipendente e con automobile da 1000 cc (contro i BMW dei primi).

 

ICI - Revisione del metodo di calcolo

E' chiaro che una casa grande costituisce un capitale per chi la possiede. Se però chi la possiede la deve condividere in più persone, dispone di un capitale minore. Se poi si è al limite del minimo pro capite di area che consenta una abitabilità dignitosa, lo Stato ed il Comune  non possono più considerare questa casa come un capitale da tassare.

A livello centrale esiste una legge che impone comunque una tassa (l'ICI appunto) da applicare. E' ora che questa legge cambi per impedire che i Comuni tassino anche la povertà.

 

Asporto rifiuti

Si propone un metodo per far pagare in modo il più equo possibile il costo per lo smaltimento dei rifiuti, senza penalizzare le famiglie, soprattutto le più numerose.

La tassa, trasformata in tariffa, dovrebbe risultare in proporzione ai rifiuti prodotti.

Stabilire la quantità di rifiuti prodotti da ciascun utente non è semplice, senza ricorrere a metodi di difficile applicazione, quali il peso dei rifiuti prodotti o la quantità tramite codici a barre, ecc.

Un principio interessante, e che si può applicare abbastanza semplicemente, si basa sul fatto che più uno pesa economicamente e più produce rifiuti.

Impiegando la scala di equivalenza utilizzata per l'ISEE, si può affermare che se il peso economico di un figlio è considerato 0,35 (nella ponderazione ISEE), egli produrrà 0,35 parti di rifiuti, fatto 1 il consumo del genitore.

L'ISEE stabilisce il "peso" dei componenti il nucleo familiare. Se i componenti il nucleo "pesano" economicamente secondo quanto indicato dai parametri ISEE, allora la loro produzione di rifiuti sarà proporzionale al loro "peso" economico.

 

Conclusioni finali

 

Gli esempi riportati sono tali da:

 

-         rendere equa l?applicazione di alcune tariffe (oggi non lo sono);

-         non pesare sulle casse di Stato, Comuni ed Enti;

-         proporre interventi di carattere strutturale e non sporadico stile "una tantum";

-       consentire di effettuare vere politiche familiari a carattere "universale", indipendenti dal reddito, ma dipendenti dai figli a carico;

-       portare in casa alla famiglia con figli più di 1000 € all'anno come minori uscite (proviamo a fare altrettanto con elargizioni "dirette" e vediamo quanto costerebbe alle casse dello Stato!).

 

La presentazione del testo ha suscitato vivo interesse per l'argomento, sia per il Ministro che per i funzionari presenti. Ci auguriamo che sia recepito e, soprattutto attuato, quanto esposto. La delegazione Afi era composta da Roberto Bolzonaro, Maurizio Bernardi (past president), Dina Nerozzi e Maria Paola Zerman (Afi Roma), Carlo Disarò (neo caporedattore di 8 Pagine di Famiglia e del notiziario Afi) e Giovanni Banzato (Afi Monselice)

 

Il Presidente Afi - Associazione delle Famiglie Confederazione Italiana

Roberto Bolzonaro

 

 

Clicca su http://www.afifamiglia.it/public/zero%20costi%20P.PDF per visualizzare il testo completo del documento presentato al ministro (.pdf 2.8MB)

Clicca su "vedi documento" per vedere la foto dell incontro.

Allegati

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