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La Famiglia e i giovani in difesa della casa comune

A cinque anni dalla "Laudato sì" in cammino verso un percorso di conversione ecologica.

di Rossella Pandolfino (*) - Afi Reggio Calabria - Vice Presidente Nazionale

 

Cari soci, i mutamenti climatici e gli eventi estremi, ormai sotto gli occhi di tutti, stanno sconvolgendo gli ecosistemi e stanno causando una perdita della biodiversità. I gas serra nell'atmosfera hanno raggiunto livelli senza precedenti. Il riscaldamento globale sta avendo effetti catastrofici come l'innalzamento del livello del mare, l'incremento delle ondate di calore e dei periodi di intensa siccità, delle alluvioni; l'aumento per numero e intensità delle tempeste e degli uragani. Questi fenomeni hanno un impatto su milioni di persone, con effetti ancora maggiori su chi vive nelle zone più vulnerabili e povere del mondo, danneggiando la produzione alimentare e minacciano specie di importanza vitale e gli habitat. Ma sappiamo anche che ogni azione dell'uomo ha degli effetti sull'ambiente, un impatto al quale spesso non prestiamo la giusta attenzione.

E di fronte a questi scenari le famiglie cosa possono fare per invertire la rotta? Bisogna mettersi in cammino per acquisire una coscienza ecologica integrale che dia forma a nuovi stili di vita individuali e a strategie comunitarie efficaci. Non possiamo più ignorare il grido di allarme che da tempo mette in guardia dallo sfruttamento inconsiderato delle risorse, da una politica miope che guarda al successo immediato senza prospettive a lungo termine, dall'egoismo delle società consumistiche che stentano a cambiare i propri stili di vita. ADESSO E' IL MOMENTO DI AGIRE! Tutti noi possiamo fare qualcosa.

Già in Amoris Laetitia Papa Francesco affermava che la Famiglia vive la sua missione attraverso sia l'annuncio esplicito del Vangelo, sia la testimonianza in differenti ambiti, non ultimo quello della difesa del creato[1]. In quest'ottica, la famiglia è «soggetto protagonista di un'ecologia integrale, perché è il soggetto sociale primario, che contiene al proprio interno i due principi-base della civiltà umana sulla terra: il principio di comunione e il principio di fecondità »[2].

Ma è con la lettera enciclica Laudato sì, pubblicata nel Giugno 2015, che questo chiaro riferimento alla famiglia per la cura della casa comune diventa una vera e propria chiamata all'azione!

Ispirato dal suo omonimo, San Francesco d'Assisi, e dalla sua profonda comunione con tutto il Creato (ben definita nel Cantico delle Creature, che ha ispirato il titolo dell'Enciclica stessa), il Papa ha lanciato il potente appello alla Chiesa e a "tutte le persone di buona volontà" a riunirsi urgentemente e rispondere al grido della terra e al grido dei poveri.

Nel presentare l'enciclica non solo ai cristiani, ma "a ogni persona che abita questo pianeta", Papa Francesco ricorda che "la sfida ambientale che viviamo, e le sue radici umane, ci riguardano e ci toccano tutti". Per questo, alla fine del documento il pontefice ci ha voluto offrire alcune concrete indicazioni per una "educazione e spiritualità ecologica", in modo che ciascuno possa maturare "nuove convinzioni, atteggiamenti e stili di vita".

Desidero sottolineare l'importanza centrale della famiglia - scrive Francesco - perché «è il luogo in cui la vita, dono di Dio, può essere adeguatamente accolta e protetta contro i molteplici attacchi a cui è esposta, e può svilupparsi secondo le esigenze di un'autentica crescita umana. Contro la cosiddetta cultura della morte, la famiglia costituisce la sede della cultura della vita" (LS 213). Francesco afferma, infatti, che in essa «si coltivano le prime abitudini di amore e cura per la vita, come per esempio l'uso corretto delle cose, l'ordine e la pulizia, il rispetto per l'ecosistema locale e la protezione di tutte le creature. La famiglia è il luogo della formazione integrale, dove si dispiegano i diversi aspetti, intimamente relazionati tra loro, della maturazione personale» (LS, 213). Per questo il ruolo della famiglia è centrale: «Solamente partendo dal coltivare solide virtù è possibile la donazione di sé in un impegno ecologico» (LS, 211).

Nella Laudato sì, un richiamo particolare è fatto anche ai giovani che hanno già «una nuova sensibilità ecologica e uno spirito generoso, e alcuni di loro lottano in modo ammirevole per la difesa dell'ambiente» (LS, 209). All'interno delle famiglie, spesso sono loro a svolgere un compito educativo nei confronti delle generazioni più anziane, a favore di una «coraggiosa rivoluzione culturale» (LS, 114)[3].

Molti sono i lavori preparati dalle Conferenze Episcopali, da differenti realtà ecclesiali e del laicato cattolico per aiutare famiglie e giovani a vivere la Laudato si', tra cui "Questa è la mia casa" redatto nel 2017 dai Vescovi dell'Umbria, con una breve introduzione di Papa Francesco. In forma di racconti - testimonianze, l'opuscolo propone riflessioni e suggerimenti su quanto è possibile fare per migliorare l'ambiente, a partire dalle nostre abitudini quotidiane.

Anche le Giornate Mondiali della Gioventù hanno dedicato molte riflessioni sulla custodia del creato coinvolgendo migliaia di giovani. Nel gennaio 2019, a Panama, è stata lanciata ufficialmente la Generazione Laudato si', una rete globale di organizzazioni giovanili cattoliche, legata al Movimento Cattolico Mondiale per il Clima (MCMC), nato nel gennaio 2015, che rappresenta la prima coalizione internazionale di cattolici di molte nazioni, continenti e ceti sociali. Per meglio rispondere alle crisi ecologiche dei nostri tempi il movimento ha promosso la nascita di Circoli Laudato sì, invitando gruppi locali ad unirsi in preghiera, riflessione ed azione con la consapevolezza che la conversione ecologica necessita del supporto e del contesto della comunità. E' possibile anche diventare Animatore Laudato sì seguendo il percorso formativo organizzato dal Movimento[4].

La grande innovazione dell'enciclica è di aver messo in luce una ecologia integrale in cui tutto è connesso. «L'ambiente umano e l'ambiente naturale si degradano insieme, e non potremo affrontare adeguatamente il degrado ambientale, se non prestiamo attenzione alle cause che hanno attinenza con il degrado umano e sociale» (LS 48). "Le conseguenze più pesanti del deterioramento ambientale cadono sui più deboli del pianeta, anche se non sempre si ha chiara la consapevolezza della gravità e della dimensione quantitativa dei problemi che colpiscono miliardi di persone. Anche nelle nostre città manca il contatto diretto con i poveri e i bisognosi. Ciò a volte convive con un discorso "verde". Ma oggi non possiamo fare a meno di riconoscere che un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull'ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri" (LS 49).

Un'ecologia integrale richiede di dedicare un po' di tempo per recuperare la serena armonia con il creato, per riflettere sul nostro stile di vita e i nostri ideali, per contemplare il Creatore, che vive tra di noi e in ciò che ci circonda.

Le prospettive delineate dal Papa reclamano uno sforzo comune di tutti gli uomini di buona volontà, praticanti di tutte le fedi, per cercare convergenze progettuali. Se ne siamo convinti, quali iniziative potremmo iniziare ad organizzare, a partire dagli ambienti a noi più vicini, coinvolgendo anche i nostri figli?

 

(*) Animatrice Laudato sì

 

Perché è importante questa esortazione per le nostre famiglie

1.     la famiglia è un soggetto dell'azione pastorale che testimonia il Vangelo anche nella cura della casa comune: la famiglia  è chiamata a vivere la conversione ecologica che il Santo Padre chiede a tutta la Chiesa.

2.       Le famiglie sono il luogo educativo privilegiato nel quale si impara il rispetto degli esseri umani e del creato, la solidarietà, la cortesia, il perdono, l'accoglienza della vita, la responsabilità.

3.      Sui temi ambientali possiamo promuovere spazi di protagonismo per i giovani, chiedendo loro di collaborare per costruire un futuro più sostenibile, inclusivo e rispettoso dei doni del creato.

 

 


[1] Amoris  Laetitia - Esortazione Apostolica Postsinodale di Papa Francesco (19 marzo 2016), 290.

[2] Id., 277

[3] Tavolo interdicasteriale della Santa Sede sull'ecologia integrale - In cammino per la cura della casa comune (2020)

[4] Per ulteriori approfondimenti consultare il sito https://laudatosianimators.org/it/home-it/

 

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