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Seminario Formativo dell'Afi: FAMIGLIA, DEMOCRAZIA E INFORMAZIONE

FAMIGLIA, DEMOCRAZIA E INFORMAZIONE

 

Ecco il tema attorno al quale l'Afi ci chiama quest'anno a riflettere insieme, a dare il nostro contributo, ad esprimere il nostro pensiero.

Perché questa tematica? Cosa lega insieme queste tre parole?

Il movimento culturale delle famiglie organizzate ha espresso in questi ultimi anni, un forte contenuto di carattere sociale, prima in ordine sparso poi via via organizzando le proprie idee attorno a dei punti fondamentali, divenendo di fatto l'interlocutore più autorevole del mondo politico attorno alle tematiche sociali.

 

La famiglia oggi è pronta ad esprimere chiaramente i propri riferimenti culturali, in maniera unitaria e fortemente rappresentativa ed oggi più che mai è chiamata a farlo con la visibilità che merita. Le tendenze culturali attuali hanno mostrato tutti i loro limiti e le loro preoccupanti prospettive, ma hanno di contro una forte visibilità mediatica condizionando pesantemente i costumi della società italiana, producendo i fatti che sono sotto gli occhi di tutti: la famiglia sta perdendo la propria essenza e con essa la società perde il proprio riferimento principale, la cellula fondamentale, il nucleo vitale all'interno del quale si formano le persone che saranno i cittadini del domani. Cosa fare?

 

Democrazia, parola che sottintende partecipazione, termine che richiama alla facoltà di scelta dei cittadini, delle famiglie. Scelta significa anche pluralità di offerta culturale all'interno della quale trovare i riferimenti per orientare le più piccole scelte quotidiane, ma anche le più decisive per il destino familiare.

 

Senza le giuste informazioni non si potranno fare le giuste scelte.

Ecco il punto: chi è che esprime e forma il panorama propositivo culturale delle famiglie italiane?   Svanita l'aggregazione familiare dei tempi del bisogno, nell'era della autosufficienza della società dei consumi è la televisione che propone e descrive le possibilità di orientare il proprio cammino personale e familiare, almeno per la grande maggioranza delle famiglie italiane.

 

I modelli che passano nell'immaginario collettivo sono proposti dal mezzo televisivo.

Ora finisce l'età della televisione analogica, quella che ci ha accompagnato per cinquant'anni e inizia per legge, dal 2006, l'era della televisione digitale terrestre che significa anche più canali, ma soprattutto interattività.

La televisione cresce, c'è bisogno di altri contenuti, è qui che le famiglie organizzate possono esprimere democraticamente i loro valori culturali ed entrare a far parlare le loro storie concrete, è qui che una vita vissuta può fare cultura, qui si potrà parlare un linguaggio nuovo, diretto, reale.

 

Cosa potranno fare le Afi locali concretamente?

Intanto fissare su supporti digitali quanto più possibile delle loro iniziative e delle loro esperienze, in modo da fissarne il ricordo, condividerle con il maggior numero di famiglie possibile ed avere un impatto prolungato nel tempo per rendere omaggio allo sforzo fatto, il resto è da vedere e da costruire insieme.

Ti aspettiamo a settembre perché abbiamo bisogno del tassello che sei tu per comporre insieme il bellissimo puzzle dai mille pezzi, che è la cultura della famiglia italiana, una famiglia che c'è, che è viva, che è nonostante tutto forte, ricca ma ancora poco visibile.        

A presto

Vincenzo Mesiano

Afi-Vazzano

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