afi

Tempo previsto all'arrivo? Nuvoloso!

Viaggiare. Incontrare persone. Stringere mani e salutare. Emozionarsi. Condividere pensieri e preoccupazioni.

 

L'esperienza del viaggio, l'incontro con persone nuove, la visita di paesi conosciuti e non, assaporare cibi diversi, sono fondamentali per migliorare le nostre relazioni. Questo viaggio, in particolare, nato per incontrare i gruppi Afi di Avola e Augusta e quello della città di Reggio di Calabria, lascia in me emozioni nuove. Adesso che sono quasi a casa (per non perdere tempo sto scrivendo qui in aeroporto a Roma, in attesa che arrivi l'ora dell'imbarco per Verona) rifletto sulle preoccupazioni che si affastellavano nella mia testa la settimana scorsa, mentre preparavamo i bagagli. Prima di tutto il viaggio in aereo, che nonostante le rassicurazioni di molti resta per me un momento che mi mette sempre una certa ... agitazione; poi l'incontrare persone che non conosco, fatta eccezione per taluni; l'essere ospite a casa di non so chi ... e poi, .... ma andrà tutto bene???

Ora a distanza di una settimana, non posso che sorridere all'idea di tutte queste preoccupazioni perché ho rivisto con gioia amici già incontrati, ho camminato sulle strade di luoghi già visitati in passato con la mia famiglia e apprezzato invece borghi sconosciuti che da lontano sembravano irraggiungibili; ho assaporato cibi cucinati con affetto apposta per me; insomma ho incontrato persone meravigliose che hanno come primo pensiero non il proprio interesse, ma si prodigano per il benessere della persone che vivono loro accanto, siano essi normodotati che disabili, persone che hanno il coraggio di denunciare apertamente le faccende sporche che inquinano le loro città, persone che si aprono all'accoglienza di bambini senza una famiglia. Tutto normale. Forse!! Non sempre.

Ho apprezzato e condiviso, seppur in brevi chiacchierate fatte a tarda sera con giovani donne e mamme, la fatica di continuare ad essere coerenti con la scelta di dedicarsi solo alla famiglia, benché in possesso di una laurea a pieni voti e di altre donne che si sono inventate un lavoro coinvolgendone altre, forti solo del loro entusiasmo. Di donne più grandi che da nonne non mancano di sostenere e orientare le giovani famiglie affinché possano spendersi anche per gli altri. Donne innamorate della loro città fino a starne male. Tutto normale? Forse!!

Non posso negare però che accanto a tutte queste esperienze ed attività meravigliose, benché forse non esattamente preso in considerazione prima di partire, ciò che più mi ha coinvolto è stato lo scambio di conoscenze, ricette e piccoli trucchi in merito alla preparazione di piatti tipici e usanze in fatto di cucina. Ho appreso le tecniche in uso ancor oggi sull'isola per ottenere un ottimo sugo alla siciliana, appunto; le istruzioni dettagliate per realizzare la cotognata, sia sotto forma di marmellata che di caramelle; le ricette facili facili per cucinare il pesce (??eh, che ci vuole? é stato il commento più frequente); le indicazioni per una pasta al pesto di pistacchio veloce veloce.

Forse la prossima volta che organizzeremo un convegno Afi dovremo farlo tenendo maggiormente in considerazione il fatto che la cucina avvicina più della politica!! Come avevo sentito dire da Claudio Imprudente, direttore della rivista HP Accaparlante, "seduti a tavola siamo tutti allo stesso livello". Un grazie perciò a tutte le donne che ho incontrato in questa settimana, al loro lavoro, al loro coraggio, alla loro disponibilità, alla loro sensibilità, alle loro famiglie.

 

Arrivederci a presto.

Con affetto, Stefania  

 

Roma (in transito da Reggio a Verona), 8 ottobre 2012

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