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Un uomo d’amore

In ricordo di Salvatore Bianco

di Marina Urciuoli - Afi Torre del Greco


Colpita dalla recente scomparsa del carissimo dottor Salvatore Bianco, socio fondatore dell'Afi di Torre del Greco, con cui abbiamo condiviso un'amicizia durata 35 anni, un ventennale percorso associativo e tante belle esperienze di Assemblee nazionali in giro per l'Italia, vorrei  riportare in sintesi il saluto che la figlia Caterina ha pronunciato durante il partecipatissimo funerale del suo amato papà.

La nostra vita non è solo nostra, non appartiene soltanto a noi. Questo papà lo sapeva bene: la sua vita l'ha sempre messa al servizio dell'Altro, a partire dalla sua famiglia, poi dalla comunità, come scout, come operatore di pastorale familiare, ministro dell'Eucaristia e con la  sua professione di medico che aveva scelto per vera vocazione e desiderio di fare nella propria vita qualcosa che fosse utile al prossimo.

Non tocca a me raccontare la persona straordinaria che è stato, nel vero senso della parola, cioè "fuori dall'ordinario". Infatti tutti conoscevano la sua estrema disponibilità, la gentilezza e la sua mitezza. Soprattutto papà era un "uomo d'amore", un uomo che amava.

È stato lui ad insegnarmi a riconoscere e a non trascurare mai la bellezza e la poesia delle cose, che a un occhio poco attento potrebbero  sembrare ordinarie, come un tramonto, un nuovo bocciolo di rosa sulla pianta nel giardino condominiale o la comparsa della prima neve sul  Vesuvio.

Questo e tante altre cose era Salvatore, che non è stato solo nostro padre ma un marito, un fratello, un amico e una guida per tantissime  persone che lo hanno conosciuto ed amato.

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